Etica per ripartire: la nostra sfida ai tempi della COVID-19

L’inizio di questo 2020 è stato segnato in modo forte e indelebile dal Coronavirus, un’epidemia che ha colpito tutto il mondo – e continua a farlo – portando ovunque una crisi sanitaria, sociale ed economica mai vissuta prima d’ora.

Senza quasi accorgercene, ci siamo ritrovati a fare ore di fila per entrare al supermercato e a dover tenere la distanza dagli altri per paura della diffusione del virus. Ci siamo resi conto di quanto ci possano mancare le piccole cose, come un caffè con un amico o una passeggiata in primavera.

Abbiamo anche visto, durante il lockdown, abbassarsi il livello di inquinamento e abbiamo notato, con curiosità, qualche animale avvicinarsi alle nostre città. Come ha raccontato a Radio InBlu (nell’intervista qui sotto) il presidente di Etica Sgr, Ugo Biggeri: «è stato visto un tasso entrare a Firenze, e non era un tasso d’interesse».

Le nostre interviste a Radio InBlu

Abbiamo pensato di riproporre le interviste tra fine 2019 e inizio 2020 a Radio InBlu di alcune persone chiave di Etica Sgr per ripercorrere insieme questo periodo.

  • Ugo Biggeri, Presidente;
  • Roberto Grossi, Vicedirettore Generale;
  • Paolo Capelli, Responsabile Risk Management;
  • Francesca Colombo, Responsabile Analisi e Ricerca;
  • Aldo Bonati, Corporate Engagement and Networks Manager.

Più finanza etica oggi, per un futuro migliore

L’emergenza sanitaria e sociale ha messo davanti agli occhi di tutti l’urgenza di una politica e una finanza sostenibili e responsabili: serve un cambio di passo, le disuguaglianze sociali sono molto forti e le risorse del Pianeta non sono infinite.

Oggi, ancora più di ieri, ci siamo resi conto di quanto la battaglia per investimenti sostenibili e responsabili sia fondamentale per il futuro di tutti. Dato lo scenario economico, c’è il rischio che si metta da parte la sostenibilità, mentre è da qui che bisogna ripartire: le scelte di oggi segneranno il futuro di domani.

L’analisi ESG – che tiene conto di tematiche ambientali, sociali e di governance – va in questa direzione: Etica Sgr non ha mai dimenticato gli aspetti sociali, ma li considera legati fortemente agli aspetti ambientali e di governance, in un approccio olistico della società in cui viviamo oggi.

Come ci ha ricordato Francesca Colombo, Responsabile Analisi e Ricerca di Etica Sgr, «gli investimenti ESG devono essere in grado di investire sul tema welfare andando, ad esempio, ad affrontare argomenti spinosi ma importanti come la giustizia fiscale».

A marzo 2020 la nostra società ha firmato la lettera degli investitori dell’OCSE per l’azione sull’erosione e lo spostamento dei profitti e sulla rendicontazione Paese per Paese (Country-by-Country Reporting, CbCR) da parte delle aziende. La pubblicazione dei Report Country-by-Country da parte delle grandi aziende consentirebbe alle società di investimento l’accesso a informazioni critiche per prendere le decisioni più corrette quando si valuta la redditività di una società e il rischio finanziario Paese per Paese. Con questa azione si chiede alle imprese trasparenza fiscale perché, come anticipato, questo porta a una maggior giustizia fiscale ed introiti che gli Stati possono investire nei servizi ai cittadini, innovazione e tutela ambientale, ecc.

Un mondo più equo e sostenibile è una necessità, non un’opzione

Diventerà ancora più importante, per il futuro del Pianeta e di tutti, distinguere chi punta davvero su sostenibilità ambientale e sociale da coloro che fanno attività di greenwashing e social washing. Come dichiarato dal presidente Ugo Biggeri sempre a InBlu, «non basta un 10% di investimenti sostenibili, serve il 100% ed è necessaria una svolta che punti a disincentivare comportamenti pubblici e privati non sostenibili».

Tutto questo accade nell’anno in cui Etica Sgr ne compie 20: la lezione di quest’anno ci dimostra che investire in modo etico oggi è una necessità, non un’opzione. Questa è la nostra sfida, che parla di futuro, con moltissime pagine da scrivere insieme.

Il lavoro da casa in Etica Sgr

Sin dai primi giorni dell’emergenza Covid-19, a fine febbraio, Etica Sgr ha messo davanti a tutto la sicurezza dei propri lavoratori, predisponendo il lavoro da casa per tutti. Nonostante qualche piccolo problema di connessione – questi mesi sono stati un duro stress test per le infrastrutture digitali e ne hanno evidenziato la carenza – Etica Sgr ha continuato a lavorare a pieno ritmo.

Questo è potuto succedere anche grazie al percorso sullo smart working, iniziato ben prima dell’emergenza, in cui Etica Sgr aveva predisposto tutti gli strumenti e aggiornato l’organizzazione aziendale al fine di permettere alla maggioranza dei Dipendenti il lavoro agile.

L’obiettivo, prima del Coronavirus, era quello di ottimizzare il “work-life balance“, la capacità di bilanciare in modo equilibrato il lavoro e la vita privata dei Dipendenti. L’epidemia ha spinto la società ad adottarlo in modo più accentuato. Una sperimentazione ormai collaudata, che ha permesso alla nostra azienda di essere operativa e di andare avanti come sempre.

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