Coronavirus, lo scenario economico e il posizionamento dei fondi di Etica Sgr

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Coronavirus, lo scenario e il posizionamento dei fondi di Etica Sgr.
Alla luce di quanto sta accadendo sui mercati finanziari in Italia e nel mondo, vi scriviamo per condividere con voi alcune riflessioni sulla situazione attuale e sul posizionamento dei nostri portafogli.
A partire da metà febbraio, con la diffusione dell’epidemia di Coronavirus su scala globale e l’intensificarsi dei timori in merito ai suoi effetti sulla crescita, i mercati finanziari hanno registrato un deciso incremento di volatilità.

Stimare oggi quale possa essere l’impatto preciso sulla crescita economica di questa epidemia nel medio termine non è semplice. Una risposta forte e tempestiva delle autorità appare quanto mai fondamentale perché lo shock provocato dall’emergenza sanitaria, per quanto severo, possa essere percepito come transitorio.

Scenario

Tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020 lo scenario macroeconomico centrale era per una ripresa del settore manifatturiero a livello globale (iniziato alla fine del terzo trimestre 2019), in grado di imprimere un’accelerazione alla crescita globale e riportarla ben al di sopra del 3%. Dalle Banche Centrali, dopo aver stimolato l’economia nel corso del 2019 grazie a misure espansive, non erano attese variazioni nelle politiche di supporto al ciclo economico.

Coronavirus

Tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio la diffusione del Coronavirus (isolato in Cina alla fine del 2019) anche in Europa con epicentro in Italia e negli ultimi giorni anche nel resto del mondo, ha destato preoccupazioni negli operatori. Questo perché il quadro di crescita ed inflazione condiviso all’inizio del 2020 veniva messo in discussione.

L’impossibilità di determinare con precisione l’impatto economico dell’epidemia ha contribuito a un incremento della volatilità su tutti i mercati, al punto da rendere necessario  un intervento massiccio delle banche centrali.

L’epidemia di Coronavirus si traduce sui mercati finanziari in un aumento della volatilità: per gli operatori è importante comprendere per quanto tempo la domanda per consumi e l’offerta di prodotti saranno condizionate da questa fase di rallentamento. Inoltre sarà importante comprendere quali politiche di stimolo economico saranno adottate, soprattutto in materia di politica fiscale, al fine di fornire un ombrello per imprese e famiglie tale da traghettarle fuori da questo momento particolare, verso una situazione di normalità, limitando al minimo gli effetti economici permanenti.

Banche centrali

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La FED (la Banca Centrale Americana) è stata la prima ad agire, effettuando un taglio di 50 punti base dei tassi di interesse, dichiarandosi disponibile per ulteriori misure espansive e poi, a fronte del continuo calo dei mercati, è intervenuta nuovamente giovedì 12 marzo annunciando un’immissione di liquidità di 1.000 miliardi di dollari. Ha poi nuovamente tagliato a sorpresa i tassi di interesse portandoli nella fascia 0-0,25% e avviato un programma di quantitative easing illimitato. Il costo del denaro è stato portato ai minimi storici visti durante il periodo post Lehman Brothers. La Fed manterrà questo livello di tassi finché l’economia non avrà superato l’epidemia.

La Banca Centrale Inglese oltre a un taglio di 50 punti base, ha introdotto un programma mirato a fornire prestiti a piccole e medie imprese e ha avviato un alleggerimento dei requisiti di capitale che le banche devono predisporre in caso di prestiti al sistema economico inglese.

La Banca Centrale Europea Anche la Banca Centrale Europea è intervenuta con misure senza precedenti lanciando un nuovo programma da 750 miliardi di euro il “Pandemic Emergency Purchase Program” (PEPP) ed eliminando i limiti sugli acquisti di obbligazioni, dopo aver annunciato nuove aste di liquidità a lungo termine (Ltro) e tassi praticamente negativi per le operazioni (Tltro) destinate a finanziare le piccole e medie imprese.

Le Banche Centrali hanno attuato misure tecniche in grado di fornire la massima liquidità ai mercati in questa fase di alta volatilità e stress. Ora l’importante è che i Paesi adottino misure di politica fiscale e agiscano per dare sostegno all’economia, alle aziende e ai consumatori. Le dichiarazioni di Italia, Germania e Francia di questi giorni fanno intravedere mosse in questa direzione: per ora si sta parlando di interventi di politica fiscale potenzialmente in grado di incidere positivamente per l’1% del PIL (Prodotto Interno Lordo) europeo. Mentre gli Stati Uniti hanno approvato misure a sostegno dell’economia per un ammontare pari a 2000 miliardi di dollari (oltre il 10% del Pil USA).

L’approccio dei portafogli dei fondi di Etica Sgr

Etica Sgr e il rischio ESG

Considerata l’elevata volatilità dei mercati e il permanere dell’incertezza sul possibile esito dell’attuale crisi, riteniamo prudente attraversare questa fase con portafogli che limitano i rischi rispetto ai parametri di riferimento. Manteniamo tuttavia elevata l’attenzione al fine di cogliere quelle opportunità che situazioni del genere contribuiscono di solito a generare.

Anche in momenti difficili come quelli che stiamo vivendo, confermiamo il nostro consueto impegno nelle attività di analisi ambientale, sociale e di governance, nel costante monitoraggio del rischio finanziario e del Rischio ESG dei nostri fondi e, più in generale, in tutte le attività che ci vedono attori sia dal punto di vista economico-finanziario, sia da quello etico e valoriale.

La storia ci ha insegnato che le epidemie passano e gli episodi del passato possono aiutarci a impostare i portafogli di oggi, specie in una ottica di medio/lungo termine, che caratterizza l’arco temporale dei portafogli dei fondi di Etica Sgr. L’attuale situazione è difficile e ci impone di fare tanta attenzione, ma non lasciamo che l’emotività influenzi negativamente i nostri comportamenti.

Fatte queste opportune premesse, di seguito indichiamo i principali punti di attenzione relativi alla gestione dei fondi di Etica Sgr.

Fondo Etica Azionario e portafoglio azionario dei fondi bilanciati

Situazione

La forte volatilità dei mercati azionari è dovuta a due fattori.

Il principale è la diffusione dell’epidemia da Coronavirus, che si è trasformata da un rallentamento sul lato dell’offerta confinato alla provincia cinese di Hubei (con la chiusura di molti impianti produttivi) ad un rallentamento globale anche della domanda. Gli investitori, infatti, non sono in grado di valutare la durata dell’evento e l’effetto delle rigorose misure di contenimento del Coronavirus in corso che, con il loro condizionare la vita quotidiana delle persone, ne aumenta l’emotività e la preoccupazione per la propria vita. In termini finanziari, la difficoltà di stimare  l’impatto di questo rallentamento della domanda dei consumatori sugli utili delle aziende sta mettendo sotto maggiore pressione i mercati, che peraltro partivano da valutazioni elevate (soprattutto per quanto riguarda gli Stati Uniti).

Il secondo evento che ha colpito i mercati in questi giorni è stato il mancato accordo sulla riduzione della produzione di petrolio fra Arabia e Russia, che ha causato il crollo delle quotazioni del petrolio e a cascata un drastico peggioramento delle condizioni finanziare delle aziende del settore.

Posizionamento

Come investitori finanziari di lungo termine, dobbiamo cercare di attenerci ai fatti. In primo luogo quando il gestore seleziona le aziende in cui investire tra quelle dell’Universo Investibile si focalizza sulla loro valutazione. Da questo punto di vista, il gestore ritiene che le azioni delle aziende attualmente in portafoglio avevano, e a maggior ragione hanno, una valutazione ragionevole.

In secondo luogo, guardando nello specifico alla situazione attuale, i settori più colpiti sono il petrolifero, il finanziario e quello dei viaggi, dove la nostra esposizione è nulla o limitata. Questo significa che la correzione del valore del fondo è più legata alla volatilità del momento, causata anche da vendite forzate per lo smobilizzo di posizioni speculative, che al peggioramento del valore dei titoli in portafoglio.

Ecco perché il gestore sta iniziando a valutare le opportunità che si stanno creando, soprattutto per quei titoli che sono tornati alle valutazioni del periodo della Grande Crisi Finanziaria del 2008.

Ricordiamo, inoltre, che i portafogli sono ben diversificati a livello geografico e settoriale, con un’esposizione nulla al settore petrolifero e a quello finanziario. Inoltre, per quanto riguarda il mercato americano, quando l’epidemia era confinata alla sola Cina, era stato ridotto il peso delle aziende tecnologiche più collegate alla catena di approvvigionamento cinese. Nell’ultimo periodo è stato ridotto anche il peso del settore consumi discrezionali (come ristorazione e turismo) mentre è stato marginalmente incrementato invece il peso dei consumi di base, tipicamente più difensivo, sempre mantenendo una buona diversificazione.

Per quanto riguarda il Giappone, le azioni giapponesi sono prossime a valutazioni molto basse (vicine ai livelli della crisi del 2008 ma con la differenza che ora la situazione dei conti delle aziende è più solida). Per questa ragione, con molta selettività, si stanno effettuando acquisti su titoli industriali e ciclici, che avevano anche risentito dello stop produttivo della Cina, che ora sta ripartendo.

Portafogli obbligazionari 

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Il portafoglio obbligazionario della gamma di Etica Sgr presenta un posizionamento bilanciato tra le scadenze, con una preferenza per i Paesi Europei più solidi sulla parte superiore ai dieci anni di vita residua.

Per quanto riguarda i Paesi periferici, l’allocazione ha privilegiato l’Italia nel corso dei primi mesi del 2020 (per ragioni di ricerca di rendimento e per il normalizzarsi della situazione politica ed economica). Le fasi di estrema debolezza delle ultime settimane sono diventate un’opportunità per modulare proprio l’esposizione ai governativi italiani, leggermente incrementata.

Permane, seppur ridotta nei mesi di febbraio e marzo, un’esposizione al comparto delle obbligazioni societarie intorno al 5% del patrimonio dei fondi, concentrata su emittenti di elevato merito creditizio. La liquidità dei fondi resta elevata al pari della liquidabilità delle posizioni.

Focus su Etica Impatto Clima

Il portafoglio per la parte di obbligazioni societarie è suddiviso tra emissioni acquistate per sfruttare lo spread ritenuto interessante dal punto di vista del potenziale rendimento ed emissioni che riverberano l’andamento dei governativi – perché sostenuti dal piano di acquisto della BCE o perché “green bond”.


I rendimenti passati non sono indicativi dei rendimenti futuri.

Si prega di leggere le Avvertenze.

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