L’impegno della finanza etica per Diversità e inclusione | Intervista ad Arianna Magni

L’impegno della finanza etica per Diversità e inclusione, la selezione e l’engagement di Etica Sgr sono i temi dell’intervista condotta da Annalisa Lospinuso su FinanciaLounge.com a Arianna Magni, Head of Institutional and International Business Development di Etica Sgr.

A.L. (Annalisa Lospinuso): Uno studio pubblicato di recente sulla Harvard Business Review ha dimostrato che le organizzazioni più attente a diversità e inclusione all’interno della propria struttura riescono a rendere i dipendenti più partecipi alla vita aziendale e a impostare una più efficace strategia orientata al miglioramento continuo. Anche da un punto di vista finanziario le performance possono beneficiare del fattore diversità. In che modo?

Arianna Magni: C’è una correlazione diretta tra la valorizzazione delle diversità all’interno di un’azienda e la qualità delle sue performance: in ambito economico questo è ormai assodato. Favorire la diversità significa valorizzare il capitale umano ed intellettuale di un’azienda, ovvero le competenze ed i talenti di tutte le persone che ne fanno parte. Questo approccio migliora il clima aziendale e porta ad un incremento del valore dell’azienda stessa. L’impegno della finanza etica nella gestione inclusiva delle diversità è una componente strategica che si pone anche  l’obiettivo di aumentare la redditività delle imprese. Le conferme arrivano dal mondo della ricerca:

  1. Uno studio di McKinsey evidenzia la relazione positiva tra diversità etnica, culturale e di genere negli executive team e la probabilità di ottenere una sovraperformance finanziaria da parte delle aziende.
  2. Il rapporto Gender 3000 del 2021 di Credit Suisse è un altro studio, pubblicato a ottobre, che evidenzia una correlazione tra aziende più diversificate per genere e outperformance aziendale, il cd premio di diversità. Le aziende con diversità di genere superiore alla media hanno generato alfa di circa 200 bps.
  3. Goldman Sachs – Womenomics: più o meno in qualsiasi periodo dalla crisi finanziaria globale, avere più donne in posizioni di alto livello come manager o nel consiglio di amministrazione è associato alla sovraperformance dell’azienda rispetto al settore.

A.L: L’impegno della finanza etica ha portato notevoli risultati di valore finanziario e ESG negli anni. In questo è centrale l’esperienza di Etica Sgr, che ha elaborato un rigoroso processo di selezione degli emittenti. In cosa consiste?

Arianna Magni: ESG EticApproach® è una metodologia di analisi e selezione articolata e rigorosa, volta ad individuare gli emittenti (imprese e Stati) più virtuosi dal punto di vista socio-ambientale per gli investimenti dei nostri fondi. La selezione avviene attraverso un doppio screening. In prima analisi vengono applicati i criteri negativi di esclusione, sulla base dei quali scartiamo tutti gli emittenti coinvolti in attività controverse (per esempio, per le imprese, armi, gioco d’azzardo, energia nucleare, attività lesive dei diritti umani) o che hanno violato norme e convenzioni internazionali. In seconda analisi, la selezione applica i criteri positivi di valutazione, che permettono di analizzare imprese e Stati in modo dettagliato sulla base di decine di indicatori, specifici per le 3 dimensioni E, S e G, e di attribuire loro un punteggio sintetico. Solo gli emittenti con punteggi superiori ad una soglia assoluta, risultanti tra i migliori del proprio settore (approccio “best in class”) passano allo step ancora successivo e vengono valutati sulla base di indicatori di rischio ESG e di rischio reputazionale. L’analisi viene integrata anche dalle valutazioni di un Comitato Etico, organo indipendente ed autonomo.

Solo le emittenti che superano i diversi passaggi del nostro processo di selezione entrano a far parte dell’universo investibile dei fondi di Etica Sgr.

A.L: Etica Sgr è impegnata anche sull’engagement, con l’obiettivo di aiutare le imprese nell’adozione di comportamenti più virtuosi e trasparenti. In che modo si promuove un cambio culturale nelle aziende?

Arianna Magni: L’engagement di Etica Sgr si propone alle aziende con un approccio costruttivo e positivo. Consta di due attività: ovvero l’esercizio dei diritti di voto connessi alla partecipazione al capitale azionario delle imprese presenti negli investimenti di Etica Sgr e il continuo dialogo con il management delle società in portafoglio. Si tratta di un processo di lungo periodo, che si pone l’obiettivo di condurre le imprese a comportamenti più virtuosi, sostenibili e trasparenti. Le attività di dialogo e di voto di Etica Sgr si concentrano in Italia, USA e Giappone, sfruttando anche le numerose alleanze internazionali con altri investitori responsabili, che permettono alla società di attuare azioni di engagement in modo mirato ed efficace. Tutte le attività di engagement sono ampiamente descritte nell’Engagement Report, un documento annuale disponibile gratuitamente sul sito. Negli ultimi anni i temi maggiormente trattati da Etica Sgr nelle attività di dialogo con le imprese hanno riguardato il cambiamento climatico, la trasparenza fiscale, le politiche sulla remunerazione, il prezzo dei farmaci, lo spreco alimentare e la sicurezza informatica.

Esistono solide evidenze che attestano che l’attività di engagement, se sviluppata in modo appropriato, può avere un’influenza positiva sul comportamento di un’azienda e che tale influenza può generare valore di lungo periodo. Le aziende stesse considerano oggi la sostenibilità quel quid in più in grado di migliorare la loro produttività nel lungo periodo: le imprese più competitive nel futuro saranno quelle capaci di minimizzare l’esposizione ai rischi di tipo ambientale, pandemico, sociale che sono oggi i più probabili ed i più impattanti.

Siamo quindi di fronte ad un “passaggio culturale”: la sostenibilità è una strada intrapresa in base a convinzioni “etiche”, capace anche – questo è centrale – di ottenere efficienza e crescita per le aziende, per l’ecosistema finanziario e per il Paese.

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