Per contrastare la violenza economica di genere, Banca Etica ed Etica Sgr lanciano il bando di crowdfunding Impatto+ 2025 dal titolo “Oltre la violenza, l’indipendenza”. Obiettivo del progetto: la promozione di percorsi di accesso al credito e programmi di educazione finanziaria per aiutare le donne vittime di violenza economica a riconoscerla, contrastarla e iniziare a costruire la propria indipendenza economica.
Riconoscere la violenza economica è il primo passo. Lo evidenzia anche la Banca d’Italia (Dipartimento Tutela della Clientela ed Educazione Finanziaria) durante un’audizione parlamentare d’inchiesta sulla violenza di genere. Spesso, infatti, i comportamenti di controllo economico non vengono percepiti come abusi, né dalle vittime né dai loro familiari, a causa della natura “invisibile” di questo fenomeno. Inoltre, la violenza economica non è ancora riconosciuta dalla giurisprudenza italiana come reato autonomo, nonostante i dati allarmanti forniti dall’Istat: il 26,4% delle donne ha subito, almeno una volta nella vita, una forma di violenza economica. Quando l’autore è l’ex partner, la percentuale sale al 46,1%.
Tipo di violenza economica | In cosa consiste |
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Controllo economico | L’aggressore limita l’autonomia della vittima gestendo o negando l’accesso al denaro. Può impedirle di usare un conto corrente, obbligarla a chiedere il permesso per ogni spesa o monitorare ogni acquisto. |
Sfruttamento economico | La vittima viene privata delle proprie risorse economiche. Il reddito generato dalla vittima viene controllato dall’aggressore. |
Sabotaggio economico | L’autore della violenza ostacola il percorso lavorativo o formativo della vittima, sabotando strumenti di lavoro o studio, rifiutandosi di occuparsi dei figli o creando conflitti prima di colloqui o esami importanti. |
C’è una ragione, strutturale, che “dà forza” a questo tipo di abuso: la bassa partecipazione delle donne al mercato del lavoro. Un problema che in Italia raggiunge dimensioni critiche. I dati Eurostat aggiornati a giugno 2025 indicano che in Italia il tasso di partecipazione femminile al lavoro sia il più basso tra tutti i Paesi dell’Unione europea: 57,4%, come mostra il seguente grafico.
Siamo ben distanti dal raggiungere la media europea di donne occupate, 70,8%. Le criticità, inoltre, permangono anche quando il lavoro femminile c’è: le donne sono occupate con maggiore frequenza degli uomini in lavori precari e contratti part-time (49,2% delle donne contro il 27,3% degli uomini – dati Inapp) e scontano la cosiddetta “segregazione orizzontale”, ovvero sono occupate in prevalenza in settori economici caratterizzati da una bassa remunerazione, e “verticale” risultano cioè escluse dai vertici di aziende e istituzioni pubbliche: in Europa solo il 34,8% delle lavoratrici ha un incarico dirigenziale, secondo l’ultima rilevazione Eurostat.
Ma Il problema è anche di natura culturale. Secondo l’indagine sull’alfabetizzazione finanziaria degli adulti della Banca d’Italia, le donne che non hanno accesso a un conto corrente sono l’11%, mentre gli uomini sono il 7%, una differenza che può sembrare piccola ma che rappresenta invece la spia di uno stereotipo entro il quale si radica il fenomeno della violenza economica. A sottolinearlo è sempre la Banca d’Italia: “Anche quando dispongono di competenze economiche adeguate” – scrive Magda Bianco, capo del dipartimento educazione finanziaria di Palazzo Koch – “le donne tendono a sottovalutarle”. Circa un terzo delle italiane, infatti, si percepisce come meno competente in ambito finanziario rispetto alla media della popolazione, anche quando il punteggio realizzato, rispondendo ai quesiti proposti dall’indagine della Banca d’Italia, è più alto.
Un dato su tutti dà il polso della situazione: in Italia il 70% delle ragazze tra i 15 e i 18 anni dichiara di sentirsi a disagio nel parlare di decisioni economiche, contro il 40% dei coetanei maschi. Una differenza che sembrerebbe mostrare come, lo stereotipo secondo il quale le questioni economiche debbano essere prerogativa degli uomini, riesca a penetrare nella cultura familiare. Sulla questione è sempre la Banca d’Italia a soffermarsi, nella presentazione dei risultati dell’Indagine internazionale sull’alfabetizzazione degli studenti:
“In famiglia si tende ad affrontare questioni economiche più complesse con i figli maschi, confermando la presenza di stereotipi che condizionano le figlie e le loro scelte. Con queste ultime si trattano argomenti semplici e vicini all’esperienza di tutti i giorni (il denaro legato agli acquisti), con i ragazzi si affrontano più spesso tematiche ampie come le notizie economiche oppure il budget per un progetto futuro”.
Bando impatto+ 2025 “Oltre la violenza, l’indipendenza”: promozione dell’empowerment di persone vittime di violenza economica
Proprio per contrastare questa vulnerabilità, l’alfabetizzazione finanziaria assume un ruolo chiave. Il bando Impatto+ 2025 nasce con l’intento di sostenere iniziative che restituiscano alle donne vittime di violenza economica la possibilità di autodeterminarsi.
A chi è rivolto
Il bando, promosso da Banca Etica ed Etica Sgr su Produzioni dal Basso (prima piattaforma italiana di crowdfunding e social innovation), è rivolto a
- organizzazioni del Terzo Settore
- cooperative e imprese sociali
- centri antiviolenza
- case rifugio
- MAG (Mutue di Autogestione)
Le organizzazioni potranno avviare campagne di raccolta fondi reward-based su Produzioni dal Basso, con progetti che includano attività di educazione finanziaria e facilitazione all’accesso al credito, per promuovere percorsi di autonomia e resilienza.
I progetti che raccoglieranno almeno il 70% del budget riceveranno il restante 30% dal Gruppo Banca Etica
I progetti selezionati al termine della prima fase beneficeranno di una formazione mirata (condotta dai campaign manager di Produzioni dal Basso), sulle migliori strategie per condurre una campagna di crowdfunding efficace. Grazie al Fondo per la Microfinanza e il Crowdfunding di Etica Sgr (che si alimenta grazie alle scelte dei sottoscrittori dei fondi d’investimento etici, che decidono di devolvere a questo fondo 1 euro ogni mille investiti), le campagne che raggiungeranno almeno il 70% dell’obiettivo di raccolta prefissato riceveranno un contributo a fondo perduto del 30% (una quota superiore rispetto al 25% delle edizioni precedenti). I progetti che otterranno il 100% del budget preventivato o supereranno l’obiettivo (overfunding), riceveranno un premio unico del 5% sull’obiettivo iniziale di raccolta, sostitutivo rispetto al già citato contributo del 30%.
Le candidature dei progetti e delle iniziative sono aperte dal 21 luglio al 19 settembre 2025 (entro le ore 12). È possibile candidare il proprio progetto direttamente tramite il form sul Network di Banca Etica su Produzioni dal Basso, compilando la scheda informativa e allegando il prospetto di budget. La selezione sarà effettuata da una commissione che valuterà le proposte sulla base di criteri quali: coerenza con gli obiettivi del bando; qualità e innovatività del progetto; coinvolgimento della comunità; sostenibilità economica; impatto sociale e ambientale; esperienza nel campo del crowdfunding.
Tra l e iniziative ammissibili per il crowdfunding rientrano:
- Educazione finanziaria di base: programmi per migliorare la gestione del bilancio familiare e sviluppare competenze di risparmio e investimento.
- Accesso al microcredito: percorsi formativi e supporto tecnico in collaborazione con istituzioni finanziarie autorizzate.
- Sensibilizzazione sulla violenza economica: campagne informative sui social media, eventi pubblici e azioni congiunte con enti locali.
- Formazione professionale: corsi settoriali riconosciuti in tecnologia, artigianato, commercio e servizi, con esperti qualificati.
- Supporto all’inserimento lavorativo: iniziative per vittime o persone a rischio di violenza economica di genere, in sinergia con centri antiviolenza e organizzazioni del Terzo Settore.
- Imprenditorialità femminile: programmi di mentoring, consulenza personalizzata, business planning e integrazione in reti professionali.
- Supporto psicologico: percorsi individuali e di gruppo per la rielaborazione del trauma e lo sviluppo di autostima e resilienza.
Per maggiori informazioni e per candidare il proprio progetto: https://www.produzionidalbasso.com/network/di/banca-etica#banca-etica-initiative
Giovedì 24 Luglio sul sito di Attiviamo Energie Positive si è tenuto il webinar di presentazione del bando Impatto+ 2025 “Oltre la violenza, l’indipendenza” con la possibilità per i partecipanti di interpellare direttamente gli organizzatori e approfondire il testo del Regolamento. La registrazione del webinar è disponibile sui canali di Produzioni dal Basso.