Studio Eurosif 2018: investitori istituzionali sempre più orientati all’SRI

Eurosif, il forum europeo degli investitori socialmente responsabili, ha presentato a Bruxelles l’ottava edizione dello European SRI Study: lo studio sull’industria degli investimenti socialmente responsabili (SRI) in Europa.

Il documento è a cadenza biennale, nell’edizione 2018 è stato preso in analisi il periodo 2015-2017.

European SRI Study

Studio Eurosif 2018

La presentazione dello studio è un appuntamento fisso per gli operatori del settore. Interessante anche perché si possono trovare i trend del settore SRI nei diversi Paesi e perché è possibile approfondire delle analisi comparate.

L’edizione 2018 è particolarmente significativa perché si inserisce in un momento di aperto e diretto coinvolgimento del settore finanziario, da parte della Commissione Europea, nel sostegno fattivo e concreto di una crescita sostenibile dell’Europa.

Il 2018 è stato l’anno della pubblicazione dell’Action Plan Financing a Sustainable Growth e il forte committment delle istituzioni europee è stato confermato in diverse occasioni, da ultimo con la presenza di Valdis Dombrovskis, Vice Presidente della Commissione Europea, all’evento di presentazione dello studio Eurosif.

Gli investimenti sostenibili e responsabili in Europa

Lo studio Eurosif ha interessato 263 tra asset manager e asset owner, per un totale di 20.000 miliardi di euro di asset in gestione. Si tratta di circa il 79% dell’intero mercato europeo del risparmio gestito, la stima di EFAMA è pari a 25.200 miliardi di euro.

Strategie SRI in Europa – Visione di insieme

Strategie SRI in Europa

Uno dei risultati più interessanti riguarda le principali strategie SRI utilizzate a livello europeo. Lo studio conferma la larghissima diffusione in Europa dei criteri di esclusione, per quanto in calo rispetto agli anni precedenti, e la crescita a ritmi molto serrati della ESG integration. Crescita positiva anche per Engagement, Best in Class e Impact Investing.

Si nota al contrario una sostanziale stabilità a livello europeo degli asset investiti in fondi tematici, cresciuti invece moltissimo tra il 2013 ed il 2015, e letteralmente esplosi in Italia nel 2017.

Crescita degli investimenti su fondi tematici per Paese

Crescita degli investimenti su fondi tematici per Paese

In Italia gli Investitori Istituzionali accelerano sugli investimenti SRI

Concentriamoci ora sul mercato italiano. Il report di Eurosif sottolinea che, a differenza di quanto avviene in altri paesi europei, gli investimenti socialmente responsabili continuino ad essere maggiormente allocati sul segmento retail. Tuttavia l’ultimo periodo ha visto crescere fortemente l’interesse da parte degli investitori istituzionali, in particolare assicurativi e previdenziali, verso le tematiche ESG.

Il trend positivo in capo agli investitori previdenziali italiani è stato confermato anche dallo studio che il Forum per la Finanza Sostenibile ha realizzato in collaborazione con Mefop, presentato in occasione della Settimana SRI. Dalla ricerca emerge che quasi la metà (44%) del campione di investitori previdenziali interpellati ha dichiarato un forte committment verso l’applicazione di criteri ESG nel proprio portafoglio.

Strategia SRI in Italia – Visione di insieme

Strategia SRI in Italia

Perché questo interesse per le tematiche SRI?

La pressione degli interventi normativi europei in materia di sostenibilità avrà certo rilevanti impatti di medio e lungo periodo sullo sviluppo dell’industria SRI in Italia. D’altro canto la crescente attenzione da parte degli investitori previdenziali e assicurativi è agevolata anche da alcuni specifici regolamenti e provvedimenti di settore (per esempio il recente regolamento IVASS sulla governance delle imprese assicuratrici). Tuttavia il 2019 vedrà sicuramente delle novità molto importanti (una su tutte la nuova tassonomia europea), che determineranno un aumento del coinvolgimento di tutti gli operatori del settore, soprattutto istituzionali, ed un cambiamento nel loro approccio con gli investimenti finanziari sempre più legati al cosiddetto fiduciary duty.

La strada è segnata e molti operatori la stanno già percorrendo a lunghi passi. La Commissione Europea intanto non sta perdendo tempo e ha iniziato l’anno nuovo pubblicando una bozza di provvedimenti riguardanti come le società di investimento e i distributori di prodotti assicurativi dovranno tenere in considerazione i criteri di sostenibilità nelle attività di consulenza ai loro clienti. Le tempistiche dettate a marzo 2018 dall’Action Plan sono chiare e serrate; la Commissione sembra determinata a rispettarle.

Verso un’economia a basso impatto di carbonio

Etica Sgr è fermamente intenzionata a fare la sua parte. Focalizzata dalla sua fondazione esclusivamente sugli investimenti socialmente responsabili, offre sul mercato una gamma di fondi 100% SRI, a cui affianca dal 2008 un servizio di consulenza ESG per investitori istituzionali.

Inoltre, per far fronte agli impegni che la Commissione Europea ha sollecitato in materia di attenzione alle tematiche ambientali, Etica Sgr ha ampliato la sua gamma prodotti, lanciando in ottobre un nuovo fondo: Etica Impatto Clima. Questo prodotto ha come obiettivo primario il sostegno della transizione verso una economia a basso impatto di carbonio, senza tralasciare in nessun modo le più generali analisi sociali e di governance che contraddistinguono da sempre il modello proprietario di analisi ESG (Environmental, Social,  Governance) di Etica Sgr.

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