Investimenti ESG, troppi oneri e burocrazia: Etica Sgr firma una lettera al Dipartimento del Lavoro USA

Investimenti ESG, troppi oneri e burocrazia: Etica Sgr firma una lettera al Dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti d’America (DOL, Department of Labor).

DOL, proposta sugli investimenti ESG

DOL

Il DOL ha presentato una linea guida che avrebbe l’obiettivo di chiarire l’applicazione dei doveri fiduciari di prudenza ai sensi dell’Employee Retirement Income Security Act (ERISA) del 1974 per gli investimenti ESG all’interno dei piani pensionistici. Il segretario del Lavoro Eugene Scalia ha spiegato la logica della nuova regola: «i piani pensionistici privati ​​sponsorizzati dal datore di lavoro non sono veicoli per promuovere obiettivi sociali o obiettivi politici che non sono nell’interesse finanziario del piano».

L’ERISA stabilisce gli standard minimi che regolano il funzionamento dei piani previdenziali per i dipendenti del settore privato: richiede ai fiduciari di eseguire piani esclusivamente nell’interesse dei partecipanti e dei beneficiari al fine esclusivo di fornire benefici e pagare le spese del piano, con cura e prudenza.

La norma proposta dal Dipartimento del Lavoro è concepita per chiarire che i fiduciari del piano ERISA non possono investire in investimenti ESG se, così facendo, si riduce il rendimento corretto per il rischio per scopi non finanziari.

I punti deboli della proposta del DOL

Secondo il parere dei principali network di investitori sostenibili e responsabili di cui Etica Sgr fa parte (in particolare PRI e ICCR), la proposta in discussione introdurrebbe requisiti burocratici e di compliance onerosi. Il risultato della proposta sarebbe quella di creare un ostacolo agli investimenti ESG e di scoraggiare gli investitori istituzionali USA dall’offrire fondi ESG.

In particolare, secondo il network PRI, la proposta è confusa, improvvisata e serve a caratterizzare in modo non corretto l’integrazione ESG come una classe di attività (asset class) piuttosto che come un modo di gestione prudente del rischio, rilevante per tutte le classi di attività. Inoltre, aggiunge il PRI, i regolatori dei principali mercati di tutto il mondo richiedono agli investitori fiduciari (per esempio i fondi pensione) se e come i loro investimenti considerino i fattori ESG, la norma proposta da DOL, invece, rappresenta un passo significativo nella direzione opposta ai mercati del resto del mondo.

Il parere di ICCR

Il network ICCR ha preparato una lettera di commento in cui spiega perché il DOL dovrebbe ritirare questa proposta, specificando gli effetti dannosi che avrebbe sugli investimenti ESG e la carenza di adeguate giustificazioni di tipo economico e di analisi costi/benefici.

I principali punti rilevati da ICCR riguardano i seguenti aspetti.

  • La proposta non fornisce regole chiare sulle fattispecie secondo cui i fiduciari potrebbero scegliere investimenti ESG sulla base di fattori proibiti (per esempio non legati a benefici pecuniari). Al contrario, afferma che i fiduciari “possono” prendere decisioni per motivi non ammissibili e che i prodotti di investimento “possono” essere commercializzati ai fiduciari sulla base di benefici non pecuniari. Nessun supporto è fornito per chiarire queste affermazioni.
  • La proposta ignora il fatto che i gestori degli investimenti possano considerare l’integrazione di fattori ESG come adeguata e in linea con considerazioni fiduciarie e finanziarie. Molte ricerche mostrano una correlazione positiva tra integrazione ESG e risultati finanziari.
  • La definizione di quando i fattori ESG sono considerati non rilevanti dal punto di vista finanziario è molto limitata, date anche le crescenti prove della relazione tra tali fattori e la performance finanziaria. La ricerca in questo ambito è in corso e in rapida evoluzione e il DOL non dovrebbe richiedere ai fiduciari di dimostrare che i fattori ESG da loro considerati siano considerati materiali nell’ambito delle “teorie di investimento generalmente accettate”, in quanto tali teorie potrebbero non essere aggiornate o al passo con i tempi.
  • Non è chiarito quando si considera che l’opzione di investimento di un piano a contribuzione definita includa le valutazioni ESG nel suo mandato di investimento. Molti gestori di portafogli e fondi integrano considerazioni ESG quando prendono decisioni di investimento e di voto, sebbene non dichiarino esplicitamente di promuovere risultati di tipo ESG o di seguire un approccio specifico ESG. Il DOL dovrebbe chiarire che la norma proposta non si applica in tali casi.

Per maggiori informazioni si rimanda al testo completo della lettera di commento di ICCR.

Etica Sgr, perché abbiamo firmato

La sottoscrizione della lettera è stata giudicata coerente con la mission di Etica Sgr di promozione della sostenibilità presso la comunità finanziaria nazionale e internazionale.

La sottoscrizione è inoltre un’ulteriore attività di engagement realizzata da Etica Sgr con autorità di regolamentazione e governative che si aggiunge ad altre iniziative come la lettera dell’OCSE circa l’impegno sulla trasparenza fiscale e la lettera aperta ai leader dell’UE per azioni concrete di sviluppo sostenibile dopo l’emergenza Covid-19.

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