SRI, come evitare il rischio Greenwashing | intervista a Maurizio Fedeli, Etica Sgr

SRI, l’investimento sostenibile e responsabile è ormai mainstream. Ma è davvero tutto “verde” ciò che luccica? Se ne è parlato al Salone SRI, il primo Salone in Italia dedicato ai prodotti di finanza sostenibile e responsabile aperto a investitori e consulenti. L’evento si è svolto il 20 novembre a Milano all’interno del Centro Congressi Stelline.

Nella conferenza di apertura si è parlato di Greenwashing, letteralmente “lavaggio verde”. Ovvero quella pratica per cui alcune aziende hanno cominciato a promuovere un’immagine sostenibile e responsabile sebbene alcune strategie aziendali e di investimento non sono molto coerenti con questo messaggio.

L’impegno di Etica Sgr per l’ambiente

Maurizio Fedeli, Senior Relationship Manager di Etica Sgr, spiega come la nostra società sia da sempre 100% SRI: nel nostro DNA l’approccio ambientale è, tra l’altro, sempre valutato anche rispetto alla dimensione sociale e di governance (ESG).

Etica Sgr oggi si colloca decisamente alla frontiera dell’impegno sul tema del disinvestimento dalle fonti fossili nel mondo della finanza. La metodologia proprietaria di selezione degli emittenti esclude da sempre carbone e petrolio, lavorando progressivamente per un miglioramento nelle strategie di decarbonizzazione e di abbandono delle fonti fossili. Scegliamo, invece, per i nostri fondi società e Stati più attenti al tema ambientale, utilizzando criteri di valuta­zione che analizzano in modo dettagliato gli emittenti.

SRI, contenti della contaminazione

In Etica Sgr accogliamo con favore questo “vento verde” che spira in Europa. E siamo felici che oggi sostenibilità e responsabilità siano diventate le parole chiave per il settore della finanza, spingendo molti concorrenti a impegnarsi su questi temi. Oggi possiamo dire che è diventato un argomento mainstream: ha oltrepassato la soglia dei 30 trilioni di dollari di masse gestite a livello globale, con una crescita del 34% in un solo biennio e con l’Europa in testa alla classifica (fonte: Global Sustainable Investment Alliance).

Salutiamo con favore anche i nuovi concorrenti: vuol dire che si sta realizzando una contaminazione della finanza, un’aspirazione che perseguiamo da quasi venti anni.

Attenzione al Greenwashing

Dal nostro punto di osservazione privilegiato risulta chiaro che, al fine di rispondere a una domanda crescente da parte del pubblico, alcune società di gestione del risparmio abbiano fatto a gara per integrare alla propria gamma prodotti green. Altre hanno cominciato promuovere un’immagine sostenibile e responsabile della società, anche se alcune strategie aziendali e di investimento non sono molto coerenti con questo messaggio.

Questo non vuol dire che tutte le società che si sono avvicinate di recente all’SRI lo abbiano fatto esclusivamente per motivi commerciali. Molte realtà hanno avviato importanti strategie di rinnovamento dell’offerta, con professionalità e metodo. Altre invece hanno cercato di appiccicare ai propri prodotti il bollino “SRI”, ed è molto interessante consultare gli organigrammi aziendali, per verificare il posto occupato dalla divisione dedicata alla sostenibilità: spesso non proprio centrale.

Di recente l’ONG tedesca Urgewald e la rete internazionale BankTrack, con il loro rapporto sui “collaboratori del carbone”[1], hanno calcolato che l’industria finanziaria ha investito oltre 478 miliardi di dollari in sviluppi di centrali a carbone del mondo tra gennaio 2016 e settembre 2018. Tra queste anche realtà che, in altri contesti, si rivendono come paladini dell’ambiente.

Etica Impatto Clima

Un’iniziativa interessante in ambito SRI è sicuramente il nuovo fondo di Etica Sgr: Etica Impatto Clima. Il fondo SRI investe in titoli emessi da aziende e Stati che hanno scelto la sostenibilità ambientale per sviluppare il proprio business e che puntano alla transizione verso un’economia low carbon, in coerenza con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibili delle Nazioni Unite. Etica Impatto Clima include nel proprio portafoglio anche i Green Bond, strumenti finanziari che apprezziamo particolarmente, legati a un progetto che sottende un impatto positivo per l’ambiente come, per esempio, lo sviluppo di energia da fonti pulite, la riduzione di rifiuti e il trattamento dell’acqua.

 


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Note e riferimenti:

[1] The Coal-laborators revealed

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