Armi, perché la finanza etica dice no al settore

Stop alla vendita di armi da parte dell’Italia ad Arabia Saudita ed Emirati Arabi, questa la decisione del Governo. Il blocco all’esportazione è stato deciso in concomitanza con gli Stati Uniti: anche l’amministrazione Biden ha sospeso “temporaneamente” la vendita di armi all’Arabia Saudita.

Finanza etica: no alle armi da sempre

La finanza etica nasce con l’intento di dire no ad attività e settori legati alle armi. Da oltre 20 anni Banca Etica ed Etica Sgr perseguono questa mission, una scelta di campo sempre più apprezzata da risparmiatori e organizzazioni che chiedono concretezza ai propri valori, anche nelle scelte finanziarie.

finanza etica dice no alle armi

Il Gruppo Banca Etica esprime apprezzamento per la decisione dell’Italia. Come evidenziato dalle reti della società civile tra cui Amnesty International, Oxfam, Save The Children, Rete per la Pace e il Disarmo, Comitato Riconversione RWM, Movimento dei Focolari e Fondazione Finanza Etica: “questa decisione storica pone fine – una volta per tutte – alla possibilità che migliaia di ordigni fabbricati in Italia possano colpire strutture civili, causare vittime tra la popolazione o possano contribuire a peggiorare la già grave situazione umanitaria nello Yemen. Un atto che permette all’Italia di essere più autorevole sul piano diplomatico nella richiesta di una soluzione politica al conflitto”.

I filtri della selezione degli emittenti

Il processo di selezione di Etica Sgr, che viene svolto internamente da un Team dedicato di analisti ESG, si è evoluto nel corso del tempo e oggi conta su un rigoroso modello proprietario chiamato ESG EticApproach®. In particolare la selezione avviene attraverso un doppio screening.

In prima analisi vengono applicati i criteri negativi di esclusione, che permettono di scartare tutti gli emittenti coinvolti in attività o settori controversi. Per esempio, per le imprese, diciamo no alle armi ma anche al tabacco, al gioco d’azzardo, all’energia nucleare, ai pesticidi. Stessa sorte per le aziende coinvolte in gravi episodi riguardanti temi quali il rispetto dei diritti dei lavoratori, il rispetto dell’ambiente e la corruzione.

In seconda analisi, la selezione applica i criteri positivi di valutazione, che permettono di analizzare imprese e Stati in modo dettagliato, sulla base di parametri ambientali, sociali e di governance, attribuendo loro un punteggio sintetico. Solo gli emittenti con punteggi superiori ad una soglia assoluta, risultanti tra i migliori del proprio settore (approccio “best in class”) ed aventi un profilo qualitativo e reputazionale buono, entrano a far parte del paniere dei fondi di Etica Sgr.

 

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