Il Report di Impatto rappresenta per Etica Sgr uno strumento essenziale per rendicontare in modo trasparente e concreto i risultati di impatto degli investimenti dei fondi, in relazione agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. Misurare questi impatti e raccontarli con trasparenza è ciò che dà concretezza alla nostra visione e ci permette di portare avanti con coerenza la nostra missione, affermando la nostra identità.
L’impatto generato dagli investimenti dei fondi comuni gestiti da Etica Sgr si fonda su due leve strategiche: la selezione ESG dei titoli, condotta attraverso la metodologia proprietaria ESG EticApproach®, e un’attività costante di stewardship. Da 25 anni, grazie alla nostra attività di selezione, i fondi investono in imprese e Stati che si distinguono per l’impegno sui temi ambientali, sociali e di governance. Alla selezione affianchiamo l’attività di stewardship con gli organi sociali delle società in portafoglio, attraverso il dialogo e l’esercizio dei diritti di voto, per promuovere comportamenti sempre più responsabili.
Report di Impatto: i principali risultati
Il calcolo dell’impatto viene declinato su specifici ambiti tematici strategici e rilevanti nel lungo periodo da un punto di vista ambientale e sociale, prendendo come riferimento per gli indicatori di impatto selezionati1 i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals, SDGs). Gli obiettivi di sviluppo sostenibile presi in considerazione in questo report sono:
I dati di impatto sono in relazione al mercato di riferimento (MSCI World ESG Universal Net Total Return al 31/12/2024). Per avere maggiori informazioni sulla metodologia è possibile consultare pagina 16 del report.
Gli ambiti tematici di impatto del presente report, corrispondenti a sfide ambientali e sociali rilevanti per il pianeta e allineati agli SDGs delle Nazioni Unite, sono:

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Un caso aziendale - Shimizu Corporation
Shimizu Corporation è una storica azienda giapponese di costruzioni e ingegneria, fondata nel 1804, che si distingue per l’approccio pionieristico alla sostenibilità ambientale. La strategia climatica dell’impresa è racchiusa nella visione “SHIMIZU Beyond Zero 2050”, che mira alla neutralità carbonica entro il 2050, non solo per le proprie attività operative ma anche per gli edifici progettati e realizzati. Nel 2024 l’azienda ha confermato obiettivi particolarmente ambiziosi: ridurre le emissioni di CO₂ del 62% nei cantieri, del 56% negli uffici e del 54% negli edifici progettati, rispetto ai livelli del 1990. Per conseguire questi risultati, Shimizu ha introdotto soluzioni innovative quali l’impiego di macchinari elettrici, bio-carburanti e carburanti sintetici, oltre a strumenti digitali per il monitoraggio delle emissioni e il calcolo del carbonio incorporato nei materiali. Un esempio emblematico è la sede centrale di Tokyo, progettata per essere tra gli edifici con le più basse emissioni al mondo, grazie a sistemi radianti, pannelli solari, illuminazione intelligente e schermature solari mobili. Tra le innovazioni più recenti spiccano il sistema Hydro Q-BiC, che produce e immagazzina idrogeno a partire da energia solare, e il DAC Coating, un rivestimento per calcestruzzo capace di assorbire CO₂ dall’atmosfera. Queste iniziative dimostrano come Shimizu stia guidando la trasformazione del settore delle costruzioni verso un modello più sostenibile, generando un impatto concreto e misurabile nella lotta al cambiamento climatico.

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Un caso aziendale - Essilor Luxottica
EssilorLuxottica è una multinazionale italo-francese nata nel 2018 dalla fusione tra Essilor (Francia) e Luxottica (Italia). Il gruppo è oggi tra i leader globali nella progettazione, produzione e commercializzazione di lenti oftalmiche, dispositivi ottici e occhiali da vista e da sole. Nel 2021 l’azienda ha adottato una policy di sostenibilità strutturata su cinque pilastri fondamentali: riduzione delle emissioni, circolarità, accessibilità dei prodotti, inclusione e etica del business. In particolare, sul fronte della circolarità, EssilorLuxottica ha integrato principi di eco-design già a partire dalla fase di progettazione e sviluppo dei prodotti, con l’obiettivo di ottimizzare l’uso delle materie prime e privilegiare materiali non di origine fossile. L’azienda si è impegnata a estendere l’adozione dell’eco-design a tutti i processi di innovazione di prodotto entro il 2025. Parallelamente, sta rafforzando le proprie capacità di riciclo interno, promuove l’estensione della vita utile dei prodotti e sviluppa servizi circolari per i clienti, come ad esempio programmi di recupero di occhiali usati. Nel 2024, oltre il 40% delle nuove collezioni è stato realizzato utilizzando materiali a basso impatto ambientale. Nell’area EMEA, sono state prodotte oltre 20.000 lenti impiegando fibre di nylon riciclato, per un totale di oltre 4 tonnellate. A livello globale, l’azienda ha recuperato e riutilizzato più di 95 tonnellate di nylon provenienti dai propri processi produttivi. L’impegno di EssilorLuxottica verso la tutela della biodiversità si concretizza anche attraverso progetti di restauro ambientale nei territori in cui opera. Dal 2020 è attivo, ad esempio, un programma per il ripristino di un’area forestale di oltre 30 ettari ad Agordo, sede del principale polo produttivo di Luxottica, gravemente danneggiata dalla tempesta Vaia del 2018. Il progetto prevede la rimozione e valorizzazione della biomassa colpita per la produzione di energia destinata allo stabilimento, la riforestazione certificata FSC dell’area e la costruzione di una strada forestale per facilitarne la gestione sostenibile.

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Un caso aziendale - Boston Scientific Corporation
Boston Scientific Corporation è una multinazionale statunitense attiva nello sviluppo, nella produzione e nella commercializzazione di dispositivi biomedici avanzati. Le sue soluzioni tecnologiche coprono un ampio spettro di aree terapeutiche, tra cui cardiologia, neuromodulazione, oncologia, urologia e ginecologia. L’azienda è pioniera in diversi ambiti dell’innovazione medica: è nota per aver sviluppato il primo stent a rilascio controllato di farmaci, in grado di somministrare il principio attivo con precisione nelle aree di maggiore necessità, nonché per l’introduzione di un defibrillatore impiantabile minimamente invasivo, che ha migliorato significativamente l’efficacia e il comfort delle terapie salvavita. Da oltre vent’anni Boston Scientific promuove l’iniziativa “Close the Gap”, finalizzata a migliorare l’accesso equo all’assistenza sanitaria nelle comunità servite. L’obiettivo è abbattere le barriere economiche e sistemiche che ostacolano l’accesso ai trattamenti, agendo sia nella fase di sviluppo dei dispositivi, sia nella fase di distribuzione. Nella fase di ricerca, l’azienda si concentra sui principali rischi per la salute delle categorie sociali più vulnerabili. Ad esempio, negli Stati Uniti ha contribuito a identificare patologie cardiovascolari e neurologiche particolarmente diffuse tra le comunità ispaniche e afroamericane, orientando lo sviluppo di soluzioni più mirate ed efficaci. Per quanto riguarda la distribuzione, Boston Scientific ha adottato una policy di accesso ai trattamenti che include supporto amministrativo e assistenza nelle procedure di rimborso. L’obiettivo è evitare che ostacoli burocratici compromettano l’accesso alle cure. Un esempio significativo è il lavoro svolto nel 2024 a fianco delle autorità sanitarie del Sud-est asiatico, volto a garantire il rimborso dei dispositivi per il trattamento dei disturbi del ritmo cardiaco. Infine, l’azienda conferma il proprio impegno nell’innovazione clinica, investendo importanti risorse in ricerca e sviluppo. Solo nel 2024, Boston Scientific ha destinato oltre 1 miliardo di dollari a progetti R&D a livello globale, con l’obiettivo di offrire ai pazienti soluzioni terapeutiche sempre più sicure, efficaci e personalizzate.

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Un caso aziendale - Obayashi Corp
Obayashi Corporation è una delle principali società giapponesi di costruzioni, tra i primi cinque operatori del settore a livello nazionale. Fondata nel 1892 a Osaka, l’azienda opera sia in Giappone che all’estero, con una forte presenza nel Sud-est asiatico, in Australia e nel Medio Oriente. Obayashi ha adottato una strategia di sostenibilità integrata, articolata su tematiche materiali quali l’efficienza energetica degli edifici, la salute e sicurezza dei lavoratori, e la riduzione dell’impatto ambientale, e ha definito obiettivi di lungo termine al 2050, con target intermedi al 2030 e al 2040. Sul fronte ambientale, la società è impegnata nella riduzione delle proprie emissioni e nella realizzazione di edifici a elevata efficienza energetica, con particolare attenzione alla promozione degli ZEB (Zero Energy Buildings). Obayashi si è posta l’obiettivo di ridurre del 46% le emissioni Scope 1 e 2, e del 27% le Scope 3 entro il 2030, rispetto ai livelli del 2019. Per raggiungere questi obiettivi, la società ha reso più efficienti le proprie operazioni, introducendo carburanti alternativi al gasolio, rinnovando la flotta con mezzi di nuova generazione, inclusi veicoli elettrici, e promuovendo l’impiego di materiali a basse emissioni di carbonio in sostituzione del calcestruzzo tradizionale. Un esempio concreto di innovazione è l’introduzione del “Clean-Crete”, un tipo di calcestruzzo con impronta carbonica fino all’80% inferiore rispetto al cemento convenzionale, ottenuto mediante l’utilizzo di residui della produzione di acciaio ad altoforno. L’impegno ambientale di Obayashi si estende anche alla tutela della biodiversità: l’azienda è stata tra le prime al mondo ad aderire, in qualità di early adopter, alle raccomandazioni della TNFD (Taskforce on Nature-related Financial Disclosures), impegnandosi a rendicontare in modo trasparente gli impatti delle proprie attività sulla natura.
Si prega di leggere le Note legali.