Estrazione mineraria dai fondali marini, l’impegno di Etica Sgr per proteggere gli oceani

Estrazione mineraria dai fondali marini. Etica Sgr, da sempre impegnata a dare voce a questioni legate alla protezione e al rispetto della biodiversità nel mondo finanziario, sottoscrive con altre 35 Istituzioni finanziarie che rappresentano insieme più di 3,3 trilioni di euro di asset in gestione, il Global Financial Institutions Statement to Governments on Deep Seabed Mining.

Si tratta di un Investor Statement rivolto all’Autorità Internazionale dei Fondali Marini (ISA) in cui si esortano i governi a proteggere gli oceani e a non procedere con l’estrazione in acque profonde fino a quando i rischi ambientali, sociali ed economici non saranno stati compresi a fondo e le alternative ai minerali di acque profonde non saranno state completamente esplorate.

Estrazione mineraria in mare, un pericolo per gli ecosistemi

A luglio 2023 si è tenuta l’assemblea annuale dell’Autorità Internazionale dei Fondali Marini (ISA), durante la quale gli Stati membri del Consiglio si sono espressi sul dare il via libera o meno all’estrazione mineraria dai fondali marini internazionali.

Dal 9 luglio infatti il processo intorno all’estrazione mineraria nei fondali si era arenato nell’incertezza giuridica, poiché scaduta la regola che stabiliva che, trascorsi due anni, tutte le domande di licenza per estrazione mineraria dovevano essere prese in considerazione per “approvazione provvisoria”.

L’esortazione da parte di Etica Sgr e degli altri firmatari risponde alle preoccupazioni della comunità scientifica per l’impatto irreversibile che l’estrazione mineraria potrebbe avere su delicati e sensibili ecosistemi oceanici. Infatti, permettere l’estrazione in questo territorio inesplorato non solo destabilizzerebbe i fragili ecosistemi marini, ma minerebbe anche le fondamenta stesse di una economia circolare degli oceani.

Estrazione mineraria dai fondali marini, Etica Sgr firma lo statement per bloccarli

Perché Etica Sgr sottoscrive questo impegno

Le profondità marine sono uno dei pochissimi ecosistemi incontaminati rimasti e aprirlo allo sfruttamento senza una visione d’insieme comporterebbe un pericolo elevato. Sempre più spesso si riconosce la perdita di biodiversità come un fattore di rischio, non solo per l’ambiente, ma anche a livello finanziario, in quanto rappresenta una minaccia per interi settori della nostra economia e quindi, qualcosa di cui dobbiamo tener conto quando decidiamo di investire in determinate aziende.

Come affermato da Aldo Bonati, Stewardship and ESG Networks Manager di Etica: “L’attuale situazione climatica ci impone la massima cautela nel prendere decisioni sull’estrazione di minerali dai fondali oceanici sotto i 200 metri, che costituiscono oltre il 95% della biosfera del pianeta. In coerenza con l’impegno preso nel 2020 da Etica a supporto del Finance for Biodiversity Pledge, crediamo sia prematuro iniziare un’attività così impattante sull’ambiente e sul clima.

Etica ritiene che vadano ricercate soluzioni che comportano un minor utilizzo delle risorse, lavorando per ridurre i consumi, aumentare l’efficienza dell’utilizzo delle materie a disposizione, e in ottica di un’economia circolare.

Nel mese di luglio 2023 il Consiglio dell’Autorità internazionale dei fondali marini (ISA) ha escluso qualsiasi permesso immediato per l’inizio dell’attività mineraria, ma ha tenuto aperta una via legale che potrebbe consentirne nel 2024. Pertanto, l’attenzione di Etica Sgr sul tema resterà alta.”

Si prega di leggere le Note legali.

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