Economia circolare | Un patto europeo per la sostenibilità

Dopo il lancio del Green New Deal europeo la Commissione europea della presidentessa Ursula von der Leyen guarda all’economia circolare e fa un passo avanti in tema di sostenibilità, annunciando una strategia ad hoc.

Il modello dell’economia circolare è basato sulla circolarità tra produzione, consumo e riuso, in cui niente (o quasi) si butta, ma tutto si ricicla. Risultato: meno spreco, minore consumo di risorse preziose, meno inquinamento.

Circular economy action plan: dall’eco-progettazione al riciclo per salvare risorse

Entro il 2050 la popolazione globale e i nostri consumi aumenteranno, mentre le risorse disponibili non sono certo infinite (metalli e minerali, ma anche biomasse e combustibili fossili): da qui l’approvazione lo scorso 11 marzo del Circular economy action plan.

Il nuovo piano cerca di dare un impulso decisivo a buone prassi fondamentali quali l’eco-progettazione (o eco-design) dei materiali e dei prodotti, favorendo riutilizzo e riciclo delle materie prime, incrementando il ciclo di vita degli oggetti, anche tramite la diffusione di metodologie di riparazione e contrastando la logica del monouso, contenendo così lo spreco di risorse. Tante diverse vie per contribuire al raggiungimento dell’agognata carbon neutrality da parte del Vecchio Continente.

Economia circolare

Dallo smartphone al tessile, dal packaging all’edilizia

Per abbattere la quota di circa 13 chili di rifiuti da apparecchi elettrici ed elettronici che ogni italiano getta in discarica – benché ricchi di metalli e terre rare preziosesmartphone, tablet, laptop e Pc dovranno essere progettati per durare ed essere riciclati facilmente. Lo stesso vale per la moda e il settore tessile che, secondo l’Unione europea, ricicla pochissimo e utilizza ancor meno materie prime seconde. Per non dire degli imballaggi (ben 173 chili prodotti per ogni cittadino europeo nel 2017), che, entro il 2030, dovranno essere semplificati, resi totalmente riutilizzabili o riciclabili in modo sostenibile, e dell’edilizia. Alle costruzioni giunge, infatti, metà delle risorse estratte e la UE intende puntare sul miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici, il riciclo dei rifiuti da demolizione e l’impiego di materiali sostenibili e duraturi.

Agire per il clima: una sfida globale

L’economia circolare è uno dei modelli utili per contenere l’aumento della temperatura entro 1,5 gradi, così come stabilito dagli accordi della Conferenza sul clima COP21. Una sfida globale a cui tutti siamo chiamati a rispondere, riducendo le emissioni di gas a effetto serra derivanti dalle attività umane – oggi al loro livello più alto nella storia – e contrastando il cambiamento climatico.

Si può pensare al proprio risparmio e, contemporaneamente, anche al futuro del Pianeta.

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