Acqua, ecco la tecnologia per combattere gli sprechi

Acqua, come combattere e ridurre gli sprechi? È una delle missioni della tecnologia che sta cercando di ovviare al problema attraverso software specializzati e Big Data (lett. “grandi dati”), un enorme patrimonio informatico utilizzato per la realizzazione di complesse analisi.

Soprattutto in periodi caldi come quelli estivi ci rendiamo infatti conto che l’acqua è un bene troppo importante per essere sprecato. Eppure questo accade quotidianamente, talvolta senza averne consapevolezza.

A livello industriale, gli sviluppi tecnologici legati ai Big Data possono garantire un recupero delle risorse idriche rispetto ai volumi attuali, con conseguente risparmio di consumi energetici.

Questa importante sfida sostenibile è stata raccolta da organizzazioni internazionali ed enti nazionali. Ne è un esempio la Comunità Europea, che ha finanziato nel triennio 2014-2017 lo sviluppo di una piattaforma informatica per ridurre il consumo di acqua. Il progetto è stato realizzato da un consorzio di undici partner europei, tra cui il Politecnico di Milano. Si chiama SmartH2O ed è uno spazio virtuale che integra “smart meter”, contatori digitali che monitorano consumi individuali e anomalie da parte degli enti fornitori, analisi di big data e giochi per supportare la gestione personalizzata dell’acqua. La piattaforma è stata sperimentata in Svizzera e in Spagna con promettenti risultati.

Anche l’Università di Milano-Bicocca è recentemente entrata in campo nello sviluppo di nuove tecnologie per monitorare il consumo idrico, sviluppando un software in grado di ridurre del 30-40% gli sprechi idrici degli acquedotti.

Acqua, la domanda è in continua crescita

L’acqua, oltre a rappresentare il principale regolatore del clima del Pianeta è, al tempo stesso, la prima vittima dei cambiamenti climatici e necessita di tutele sempre maggiori.

La domanda globale di acqua è direttamente correlata con la crescita della popolazione e l’urbanizzazione, oltre che con i processi macroeconomici quali il cambiamento delle abitudini alimentari e la crescita dei consumi. Secondo l’OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) entro il 2050 la domanda globale di acqua aumenterà del 55%. Entro tale data, secondo la FAO (l’Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura delle Nazioni Unite), due terzi della popolazione potrebbe vivere in aree a rischio siccità.

Nonostante le evidenze, questa preziosa risorsa continua a essere gestita in modo inefficiente. In Italia, secondo l’Istat, la perdita giornaliera di acqua ammonta a circa 50 metri cubi per ciascun chilometro delle reti di distribuzione. Un tale volume soddisferebbe le esigenze idriche di un anno di oltre 10 milioni di persone.

La gestione sostenibile dell’acqua: un Obiettivo di Sviluppo Sostenibile

Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie è l’Obiettivo n. 6 dei Sustainable Development Goals dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, programma d’azione sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU. Si tratta di obiettivi ambiziosi che necessitano di sforzi collettivi coordinati e innovatori.

Secondo le Nazioni Unite il nostro pianeta possiede sufficiente acqua potabile per raggiungere questo obiettivo ma infrastrutture inefficienti e una cattiva gestione del sistema idrico provocano ogni anno milioni di vittime, soprattutto bambini, per malattie dovute ad approvvigionamento d’acqua, servizi sanitari e livelli di igiene inadeguati.

Il consumo d’acqua, un’importante leva di engagement per Etica Sgr

Per Etica Sgr ­inserire nei programmi di sviluppo aziendale obiettivi di controllo dei consumi energetici e idrici non è più soltanto un’opzione. Diventa un preciso dovere, come contributo reale allo sviluppo sostenibile.

Per questo l’attenzione al consumo e all’utilizzo dell’acqua è un punto focale nell’analisi delle Società in cui investono i fondi di Etica Sgr.

Nell’ambito della propria metodologia di analisi, Etica Sgr è infatti dotata di specifici criteri riguardanti le performance ambientali dei processi di gestione dell’acqua e di una specifica sezione di analisi per le Società che si occupano della gestione del sistema idrico integrato.

Sul tema svolge poi una costante attività di engagement, anche in collaborazioni con diverse organizzazioni che da tempo lavorano sul tema (ICCR, Global Compact, CDP).

 

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