TTIP/TAFTA and GMO

Tale iniziativa riguarda il tema degli OGM (organismi geneticamente modificati) e l’accordo formulato tra Europa e Stati Uniti denominato TTIP (Transatlantic Trade Investment Partnership) o anche TAFTA (TransAtlantic Free Trade Agreement), ovvero l’accordo relativo ai liberi scambi tra i due continenti.

I membri di ICCR hanno predisposto una lettera da inviare a Michael Froman (rappresentante commerciale degli Stati Uniti) contenente forti preoccupazioni riguardanti le proposte inserite nel TAFTA che potrebbero minare gli sforzi fatti negli scorsi anni da enti e associazioni statunitensi per ottenere maggiore trasparenza nelle etichette dei prodotti che contengono OGM.

Nella lettera si sostiene che:

  • Sondaggi recenti della popolazione americana hanno rivelato che tre su quattro consumatori statunitensi cercano di evitare il consumo di prodotti contenenti OGM;
  • Più del 90% dei cittadini USA sostiene gli sforzi delle organizzazioni che si muovono per ottenere  una maggiore trasparenza in etichetta sull’utilizzo di OGM;
  • Il capitolo del TAFTA “technical barriers to trade” ostacolerebbe le iniziative legislative già portate avanti da alcuni Stati per una maggiore trasparenza e richiederebbe regole ancora più restrittive di quelle già previste dal WTO (World trade organization);
  • Altrettanto preoccupante è la proposta contenuta nel TAFTA di prevedere la possibilità di controversie extragiudiziali tra investitore e Stato e quindi la possibilità che un investitore (società straniera) possa aggirare i tribunali e le leggi nazionali per combattere le limitazioni previste per l’indicazione in etichetta degli OGM. Secondo tale proposta, i tribunali extragiudiziali avrebbero la facoltà di chiedere un risarcimento alle società biotecnologhe o che utilizzano OGM per perdite per “profitti futuri attesi” derivanti dalla maggiore trasparenza in etichetta richiesta dai singoli Paesi (ad esempio Connecticut e Maine che hanno approvato leggi in materia di OGM nel 2013);
  • Fino ad ora, 35 nuove leggi sono state introdotte in 35 Stati per una maggiore trasparenza sugli OGM.

Il TAFTA, inoltre, sostiene che le proposte incluse garantirebbero benefici ai consumatori attraverso una maggiore efficienza mentre, a parere dei sostenitori della lettera, i consumatori non beneficerebbero affatto da un più scarso livello di informazioni sul cibo da loro consumato. Gli unici beneficiari di tale accordo, al contrario, sarebbero le grandi Società farmaceutiche e biotecnologhe che continueranno a fare profitti dalla vendita di prodotti che i consumatori non sceglierebbero se solo fossero più informati.

Lo scorso settembre, Etica SGR ha sottoscritto la lettera.

 

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