SFDR e pharma: Davide Mascheroni descrive l’impegno della finanza etica

Davide Mascheroni - etica sgr

SFDR e pharma, la normativa europea per la definizione della finanza sostenibile e il settore farmaceutico, sono i temi dell’intervista condotta da Stefania Scordio su FinanciaLounge.com a Davide Mascheroni, Responsabile Area Partner Commerciali di Etica Sgr.

SFDR, che cos’è?

Negli ultimi anni il mercato del risparmio gestito è stato caratterizzato dal proliferare di soluzioni di investimento sostenibili che cercano di intercettare il crescente interesse dei risparmiatori. Così l’Unione Europea ha provato a mettere ordine con il Regolamento (UE) 2019/2088 (o SFDR) che fissa una serie di obblighi di trasparenza.

Tra le novità c’è l’adozione di una definizione comune di investimento sostenibile, l’introduzione del concetto di rischio di sostenibilità e la nascita di una normativa valida per tutti. L’obiettivo è far sì che le soluzioni di investimento e le attività dei gestori siano sempre più facilmente confrontabili dai risparmiatori.

Il Regolamento europeo (SFDR) considera sostenibili le attività economiche che rispettano l’ambiente e quelle che aiutano a ridurre le disuguaglianze sociali e a promuovere l’integrazione. Sempre a patto che abbiano anche buone regole di governo aziendale.

Qual è la posizione di Etica Sgr?

La nuova normativa europea è sicuramente un passo avanti nella direzione che abbiamo sempre auspicato. Crediamo però che ci siano margini di miglioramento, per esempio in termini di maggiore coerenza, trasparenza e partecipazione. Occorre continuare su questa strada, definire sempre più chiaramente l’ambito di riferimento per aiutare i risparmiatori a orientarsi e a compiere scelte consapevoli. Noi puntiamo su un approccio tridimensionale, dove l’impatto ambiente non può prescindere da quello sociale e di governance. Ci auguriamo che anche l’Unione Europea possa proseguire il proprio lavoro in questa direzione.

Il Regolamento SFDR per Etica Sgr è un’opportunità per confermare il nostro DNA. A livello di società Etica Sgr è specializzata al 100% sulla finanza etica e responsabile. Per noi non si tratta solo di una strategia del presente o una tipologia di prodotto da inserire in gamma, ma di una mission che ci caratterizza fin dalla nascita e che perseguiremo sempre anche nel futuro.

Come sono inquadrati i fondi etici di Etica Sgr a fini SFDR?

A livello di prodotto tutti i fondi di diritto italiano di Etica Sgr sono stati classificati ai sensi dell’articolo 9 della nuova normativa SFDR. Questo aspetto non è certo secondario perché, attualmente, non sono molti i fondi di diritto italiano che rientrano all’interno di questa categoria. Tutte le soluzioni d’investimento del Sistema Etica si distinguono pertanto per aver formalizzato un obiettivo di sostenibilità nei confronti dei sottoscrittori.

La nostra metodologia di selezione socio-ambientale degli emittenti integra al suo interno più strategie d’investimento responsabile: esclusioni, analisi ESG, best in class ed engagement. Si tratta di una metrica proprietaria messa a punto in oltre 20 anni di esperienza che si chiama ESG EticApproach®. Da ormai 6 anni, sempre attraverso una metrica proprietaria chiamata Rischio ESG, inoltre, misuriamo e monitoriamo il rischio derivante da fattori riconducibili a problematiche ambientali, sociali e di governance che possano avere un impatto sulle performance dei nostri fondi.

Più trasparenza per clienti e collocatori

Anche prima dell’entrata in vigore della normativa abbiamo sempre cercato di comunicare con trasparenza il nostro impegno verso le tematiche sociali e ambientali all’interno della documentazione d’offerta, attraverso il nostro sito internet e grazie ad alcuni documenti ad hoc come per esempio:

  • il Report di Impatto, il documento annuale in cui presentiamo i risultati di impatto ESG degli investimenti azionari dei nostri fondi rispetto al mercato di riferimento. L’impatto è calcolato in termini di indicatori sociali, ambientali e di governance legati agli SDGs delle Nazioni Unite (Sustainable Development Goals).
  • il Report di Engagement, il documento che analizza i risultati del dialogo con il management e del voto nelle assemblee delle società in cui investono i fondi di Etica Sgr.

Le informazioni quindi c’erano già ma, renderle coerenti con i nuovi standard richiesti dal Regolatore per arrivare pronti alla data del 10 marzo, è stato impegnativo anche per tutta Etica Sgr.

Da un lato l’adozione di schemi condivisi è una condizione necessaria per lo sviluppo organico del settore: agevola il confronto tra le diverse soluzioni d’investimento a favore di consulenti finanziari e clienti. Dall’altro la vera sfida per Etica SGR sarà quella di preservare la nostra identità e la nostra visione di finanza etica, che favorisce imprese e Stati che adottano pratiche virtuose non solo a livello ambientale e sociale.

Pharma: qual è il rapporto di Etica Sgr con questo settore?

L’emergenza della pandemia ha messo in luce numerosi elementi di debolezza sociali: l’evasione fiscale, per esempio in relazione alle necessità del settore della salute, la fragilità del lavoro nero, le disuguaglianze tra i settori della popolazione, l’insufficiente investimento in infrastrutture digitali per lavoratori e studenti.

La gestione degli effetti della pandemia è così impattante che la questione è diventata uno dei temi della nostra attività di engagement con le aziende, ovvero del dialogo con il management delle imprese e dell’azionariato attivo (l’esercizio dei diritti di voto derivante dalla partecipazione al capitale azionario delle imprese in cui investono i fondi). Per fare qualche esempio seguiamo con attenzione le aziende del settore farmaceutico in relazione alla condivisione di dati e brevetti per favorire l’accesso ai vaccini anche nei Paesi in via di sviluppo.

Attualmente l’esposizione dei nostri fondi in titoli delle big pharma è ridotta: molte di queste società non rientrano infatti nei nostri universi investibili perché non hanno un profilo complessivo socio-ambientale soddisfacente ma anche a causa di aspetti di natura reputazionale o associati a gravi controversie in ambito ESG.

Fatta questa premessa, crediamo che piani vaccinali efficienti possano consentire una ripartenza economica di cui il mondo intero ha forte bisogno, soprattutto le fasce più deboli della popolazione. Siamo consapevoli peraltro che la ripresa non sarà uguale per tutti e in tutti i Paesi, così come non lo sono state le conseguenze della pandemia.

In questo contesto il settore del pharma, fortemente regolamentato e legato a contributi pubblici, può giocare un ruolo fondamentale. Se, da una parte, le società farmaceutiche non godono sempre di buona reputazione e credibilità, dall’altra, hanno per loro natura un potenziale elevato per contribuire a rendere la crescita più inclusiva e in linea con gli obiettivi di sviluppo responsabile delle Nazioni Unite.

L’impegno di Etica Sgr per garantire farmaci per tutti

Il 2020 non è stato solo l’anno della ricerca al vaccino anti Covid-19 ma, per alcune aziende del pharma, anche l’occasione per concentrarsi su un tema secolare quale l’accesso alle cure mediche per tutti, che sta diventando sempre più centrale nei loro piani di sviluppo: più della metà delle società ha definito una specifica strategia per l’accesso ai farmaci legata a obiettivi di business e alla remunerazione dei dirigenti. Restano ancora ampi margini di miglioramento: se nell’ultimo anno si contano tantissimi progetti di ricerca e sviluppo per il contrasto al Covid-19, per contro, si riscontra un’attività di ricerca molto limitata per vaccini e farmaci contro altri patogeni, che rappresentano comunque un rischio pandemico. In aggiunta, le strategie di accesso ai farmaci messe in atto dalle società riguardano spesso una minoranza dei farmaci analizzati e trascurano la maggior parte dei Paesi a basso reddito.

Per questo motivo Etica Sgr si impegna a esercitare un ruolo attivo di investitore responsabile. Nel corso del 2020, ad esempio, abbiamo preso parte a un’iniziativa di engagement collaborativo con il network di Access to Medicine per dialogare con alcune società farmaceutiche sul tema della cooperazione per facilitare lo sviluppo di vaccini e dispositivi per affrontare l’emergenza pandemica.

 

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