Economia civile, nasce la Carta di Firenze, Etica Sgr tra i primi firmatari

Economia civile, nasce la Carta di Firenze. Il documento è stato presentato in apertura del Festival nazionale dell’economia civile, tenutosi a Palazzo Vecchio dal 25 al 27 settembre 2020 alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del Presidente del Parlamento europeo David Sassoli.

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Che cosa chiede la Carta di Firenze per l’economia civile

La Carta di Firenze per l’Economia civile si apre così: «In questi mesi segnati dalla pandemia e dalla crisi ambientale, sentiamo l’urgenza di un cambio di rotta e di un impegno comune più incisivo in difesa della salute, della scuola, del lavoro, dell’ambiente e del benessere collettivo».

Il fulcro del documento è rappresentato da otto azioni di economia civile.

  • la promozione/tutela del lavoro dignitoso;
  • la biodiversità imprenditoriale e la nuova tensione a ibridare le forme organizzative capaci di coniugare profitto e impatto socio-ambientale;
  • l’inclusione sociale e delle diversità nel lavoro e nei processi economici (no a sfruttamento lavoro e dumping fiscale);
  • la valorizzazione dell’impresa come luogo di creatività e benessere nelle relazioni interne ed esterne;
  • la promozione dell’educazione alla relazione e alla reciprocità nella vita civica e d’impresa;
  • la promozione di una nuova idea di salute e benessere con un pieno riconoscimento del ruolo di enti del Terzo Settore e cittadini attivi e responsabili;
  • la tutela dell’ambiente, del territorio e delle sue risorse;
  • la promozione di processi generativi che pongano al centro giovani, innovazione e nuove economie.

I firmatari

Fra i primi 100 firmatari della Carta per l’Economia civile c’è il Presidente di Etica Sgr Ugo Biggeri, l’ex Presidente del Consiglio Giuliano Amato, la Segretaria generale della Cisl Anna Maria Furlan, il Presidente di Confcooperative Maurizio Gardini, il Presidente della Compagnia di San Paolo Francesco Profumo, l’imprenditore Santo Versace, l’economista Stefano Zamagni.

«L’approccio è quello dello sviluppo umano e integrale» ha dichiarato il professor Stefano Zamagni. Il presidente Mattarella ha incontrato gli organizzatori ed espresso il proprio apprezzamento per i principi della Carta di Firenze. Il presidente Sassoli ha ricordato che «il new green deal europeo non è stato una cosa casuale ma una lettura della contemporaneità. Ora, però, va fatto un passo in avanti. La parola adesso passa agli Stati nazionali, che dovranno far convergere tutti i loro piani intorno ad obiettivi comuni».

Esempi di successo

Per corroborare l’efficacia dei principi dell’economia civile, e che la creazione di Pil passa anche da qui, durante l’evento sono state presentate sette storie di imprese e cooperative sociali. Questi “ambasciatrici dell’economia civile” hanno fatto della sostenibilità ambientale e sociale un elemento fondante della capacità di generare sviluppo: società attive nella cosmesi, nelle energie rinnovabili, nell’edilizia, nell’agricoltura biologica.

Tutte realtà con bilanci in attivo, volumi in crescita e occupazione capaci di resistere anche allo tsunami Covid-19.

Questa è la strada «ed è lo scatto in avanti che ci chiede l’Europa» ha concluso l’economista Leonardo Becchetti, Presidente del Comitato Etico di Etica Sgr.

 

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