Da rifiuto a risorsa, i fondi di caffè diventano carburante

Usare i fondi di caffè come carburante. In Gran Bretagna è già realtà. Gli autobus di Londra, quelli rossi a due piani, da qualche settimana vengono alimentati da uno speciale carburante realizzato con i fondi del caffè. Merito di una startup britannica che ha lanciato questo progetto pilota, in accordo con l’autorità dei trasporti londinese. Finora sono stati prodotti 6mila litri di carburante “al caffè”, una quantità sufficiente per alimentare un autobus cittadino per un anno.

Come si produce il biodiesel al caffè

Per realizzare il nuovo biocombustibile vengono utilizzati i fondi di caffè raccolti presso bar, ristoranti, aziende. Questi vengono poi portati in un centro di riciclaggio, dove vengono fatti seccare e dai quali viene eseguita l’estrazione dell’olio. Il materiale così raccolto viene poi mescolato con altri carburanti per creare quello che è stato chiamato il biocarburante B20. Un prodotto che ha un vantaggio competitivo importante: può essere utilizzato in qualunque autobus diesel senza che sia necessaria alcuna modifica al motore.

I numeri del caffè

500mila tonnellate di fondi di caffè all’anno, si stima che sia questa la quantità di materiale scartato dai cittadini britannici. La maggior parte di questi scarti viene poi smaltita insieme ai rifiuti, contribuendo così alla produzione di gas serra nocivi. Usandoli per produrre carburante si potrebbe invece ridurrre l’impatto sull’ambiente, contenendo la quantità di rifiuti da smaltire e riducendo le emissioni inquinanti degli autobus. L’utilizzo di olio di caffè come carburante permetterebbe infatti di abbattare le emissioni degli autobus del 10-15%.

Secondo il New York Times nel 2015 gli autobus di Londra, quasi 10mila in tutto, hanno consumato circa 240 milioni di litri di diesel. Numeri che giustificano, dunque, una ricerca di soluzioni alternative.

 

Ambiente Emissioni CO2
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