“Fratelli Tutti”, l’enciclica di papa Francesco che disegna il futuro sostenibile del Pianeta

L’Enciclica “Fratelli Tutti” di Papa Francesco è uno stimolo interessante al dibattito sul futuro sostenibile del Pianeta, con un focus sul Sociale (la S di ESG). Oltre il senso religioso, “Fratelli Tutti” contiene un messaggio per l’umanità tutta, con una lucidità e forza davvero uniche.

«Bisogna escludere dagli investimenti le aziende non sostenibili» così ha dichiarato il pontefice il 12 ottobre 2020 nel corso del videomessaggio trasmesso durante il Ted-Countdown (sotto, il video integrale dell’intervento). Emergenza climatica, transizione energetica, finanza sostenibile sono i temi che ha toccato.

E infatti uno sviluppo economico che pone al centro la società e l’ambiente è il tema centrale della sua ultima enciclica “Fratelli Tutti”, divulgata poche settimane fa (qui il testo).

Ripensare il modello economico e i nostri comportamenti

Al Ted-Countdown Papa Francesco ha parlato delle conseguenze dell’economia e delle nostre scelte quotidiane in ottica di emergenza climatica.

«L’attuale sistema economico è insostenibile – ha detto – siamo di fronte all’imperativo morale e all’urgenza pratica di ripensare molte cose: come produciamo, come consumiamo, pensare alla nostra cultura dello spreco, la visione a breve termine, lo sfruttamento dei poveri, l’indifferenza verso di loro, l’aumento delle disuguaglianze e la dipendenza da fonti energetiche dannose».

L’enciclica “Fratelli Tutti” parla della necessità di una transizione energetica, «una sostituzione progressiva, ma senza indugio, dei combustibili fossili con fonti energetiche pulite. Abbiamo pochi anni, gli scienziati calcolano approssimativamente meno di trenta, per ridurre drasticamente le emissioni di gas a effetto serra nell’atmosfera».

Fratelli Tutti parla anche di finanza sostenibile

Per Francesco la chiave per raggiungere questa trasformazione energetica ed economica è la finanza sostenibile.

«Un modo per favorire questo cambiamento è di condurre le imprese verso l’esigenza improcrastinabile di impegnarsi per la cura integrale della casa comune, escludendo dagli investimenti le compagnie che non soddisfano i parametri dell’ecologia integrale e premiando quelle che si adoperano concretamente in questa fase di transizione per porre al centro della loro attività parametri quali la sostenibilità, la giustizia sociale e la promozione del bene comune».

Papa Bergoglio prende posizione in modo netto contro la guerra e il finanziamento alle armi. «Piuttosto – suggerisce il Papa – con il denaro che si investe negli armamenti, si costituisca un Fondo mondiale per eliminare la fame».

Un’economia del bene comune

Il tema del “bene comune” torna più volte anche nell’enciclica “Fratelli tutti”. Una lettera che propone un’economia che rispetti l’uomo e l’ambiente. Che includa un binomio tra economia e politica «al servizio del vero bene comune e che non siano ostacolo al cammino verso un mondo diverso». Una politica che, per il Papa argentino «non deve sottomettersi all’economia».

Il ruolo del Terzo settore

Nell’enciclica “Fratelli Tutti” non mancano riferimenti al Terzo settore, che viene definito azione fondamentale della società civile e di tutti i cittadini: «Tante aggregazioni e organizzazioni della società civile aiutano a compensare le debolezze della Comunità internazionale, la sua mancanza di coordinamento in situazioni complesse, la sua carenza di attenzione rispetto a diritti umani fondamentali e a situazioni molto critiche di alcuni gruppi».

La tutela dell’ambiente

Il Papa cita anche la tutela dell’ambiente, molte volte messa a tacere dalle lobby economiche. «Spesso le voci che si levano a difesa dell’ambiente sono messe a tacere o ridicolizzate, ammantando di razionalità quelli che sono solo interessi particolari», si legge in “Fratelli Tutti”.

Uguaglianze: migranti e donne

L’enciclica affronta anche il tema, caro a Francesco, dei migranti e dell’uguaglianza: «Nessuno può rimanere escluso, a prescindere da dove sia nato e tanto meno a causa dei privilegi che altri possiedono per esser nati in luoghi con maggiori opportunità».

E non manca un’attenzione anche verso la condizione delle donne: «L’organizzazione delle società in tutto il mondo è ancora lontana dal rispecchiare con chiarezza che le donne hanno esattamente la stessa dignità e identici diritti degli uomini».


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